La giurisprudenza statalista
Secondo Wolfgang Sofsky tra le poche conquiste della civiltà moderna rientra la pretesa che lo stato venga circoscritto nei propri limiti e che la società sia protetta dalle prevaricazioni della politica. Immagino la sconforto dell’illustre sociologo tedesco nel vedere come il Governo Italiano abbia adottato una politica statalista sempre più pervasiva e opprimente che spazia dai grandi e oramai tristemente noti dossier di Alitalia, Ilva, Autostrade, aperti da mesi se non da anni e non ancora risolti nonostante annunci roboanti, e che comunque condividono una certezza, quella che comunque vada saranno i cittadini a pagare, ai centomila ostacoli burocratici che incontriamo nella vita quotidiana.
Purtroppo sembra non ci sia un argine a questa deriva che porta inevitabilmente alla riduzione degli spazi di libertà e all’impoverimento generale della società ma certo non ci si aspettava che anche la magistratura portasse un contributo alla demolizione di principi costituzionali quali la proprietà privata e l’autonomia negoziale .
Invece, secondo il Tribunale di Roma, nell’ordinanza del 27 agosto 2020, già brillantemente commentata da Marco Evangelisti sul sito di APPC, il Giudice può arrogarsi il potere di determinare una ridotta misura del canone di una locazione commerciale anche per le mensilità successive alla fine del lockdown.
Così, nel caso in questione, dal Giugno 2020 al Marzo 2021 è stato imposto al proprietario una riduzione del canone pari al 20%. La gravità di questa pronuncia e sfuggita all’attenzione dei media e l’auspicio di chi crede ancora allo stato liberale è che possa trattarsi di un pronunciamento isolato a senza ulteriori conseguenze.
Si tratta però di un indice dell’aria che tira in questo paese in cui il mercato, la libertà di contrattazione ,l’indipendenza dei modi di vivere, delle opinioni e delle azioni sono costantemente sotto attacco. A un popolo che non riconosce la proprietà manca il senso della libertà.
Non esiste libertà personale, scrive Sofsky, senza garanzia politica della proprietà privata. E’ arrivato il momento in cui tutti quelli che si riconoscono nei principi delle moderne democrazie scendano in campo a garantire il bene più prezioso: la libertà.
Mario Fiamigi