Costo dell’energia, tele riscaldamento e solidarietà
Appc scrive a partiti, sindaci, aziende multi utility sulla crisi energetica.
Riteniamo oggi urgente e fondamentale affrontare seriamente e con proposte praticabili l’emergenza energetica.
La situazione del costo energetico soprattutto per le famiglie è insostenibile e molte rischiano di passare l’inverno al freddo.
Indico delle ipotesi di intervento dirette a mitigare gli effetti devastanti della crisi energetica. La lettera è molto lunga, ma il problema è complesso ed una sintesi in breve diveniva difficile. Provo a farlo comunque in questa comunicazione.
Le famiglie più esposte sono quelle che vivono in condominio e in Italia sono la maggior parte.
Se quanto dovuto dai morosi non viene pagato dagli altri condomini scatta la sospensione del servizio di riscaldamento per tutti e il fornitore può non solo sospendere la fornitura di riscaldamento o gas o energia elettrica , ma pignorare il conto corrente paralizzando così la vita del condominio che non riuscirà a pagare gli altri fornitori o il personale dipendente. Nel condominio si spegnerà la vita, si scatenerà la guerra tra condomini virtuosi, quelli che pagano, e morosi, quelli che non pagano, a cui verrà imputata ogni responsabilità.
Che fare dunque?
Occorre che le multi utility non procedano ad agire nei confronti del condominio, ma solo nei confronti dei morosi, la legge se interpretata correttamente in dica questa come la sola strada percorribile.
Le Multi Utility debbono consentire una rateizzazione, almeno quinquennale, a tasso basso (0,5%), del dovuto, almeno per la parte del maggior costo imputabile agli aumenti. E’ necessario che si premi chi risparmia nell’uso dell’energia mantenendo per i virtuosi il prezzo ante crisi per la parte del nuovo consumo che non superi 80% di quello storico e facendo pagare il prezzo intero solo sull’esubero.
Occorre inoltre favorire il risparmio energetico, soprattutto nelle scuole e nei locali affollati, installando sistemi di ventilazione meccanica controllata: si risparmia, si riducono i contagi e si migliora la qualità dell’aria.
Vanno promosse, ma questo riguarda il prossimo futuro, le comunità energetiche di auto produzione da fonti rinnovabili.
Sarà quello delle comunità energetiche un mercato interessante su cui però vigilare con attenzione per evitare che i soliti speculatori facciano business e si approprino, a danno di piccole imprese e delle famiglie, dei benefici.
Il costo energetico di elettricità, gas e teleriscaldamento è divenuto gravoso oltre ogni possibilità economica degli utenti. Famiglie, attività (produttive e commerciali), servizi in genere e studi professionali stanno affrontando e dovranno affrontare nei prossimi mesi oneri insostenibile.
L’aumento dei prezzi (ci avviamo ad una inflazione a due cifre che ci riporta agli anni 80) erode la capacità di acquisto e rende difficoltoso per le famiglie far fronte ai bisogni primari.
La situazione diventa ancora più preoccupante per alcune categorie di utenti e comporterà gravi tensioni sociali. Tra i soggetti maggiormente esposti ci sono le famiglie che vivono in condominio e in particolare in quelle realtà in cui le utenze individuali sono servite da un contatore comune, l’unico che viene utilizzato dal fornitore per la fatturazione.
Cosa fare per evitare che si determini una situazione socialmente ed economicamente insostenibile
Bisogna intervenire su:
a) Contenimento del costo del gas, del tele riscaldamento e dell’energia elettrica
b) Riduzione dei consumi
c) Sostegno selettivo ai soggetti colpiti dall’aumento dei costi
Contenimento del costo
L’aumento del costo è determinato da una forte speculazione sul mercato energetico favorita, però, da una riduzione dell’offerta a fronte di una domanda addirittura in aumento.
Il completamento delle norme sulle comunità energetiche di produzione è quanto mai urgente e darebbe un contributo significativo all’aumento dell’offerta. Gli Enti Territoriali, ma soprattutto i comuni, debbono farsi promotori di iniziative di informazione sulle opportunità offerte dallo sviluppo delle comunità energetiche di auto produzione e consumo, ma nello stesso tempo debbono verificare che non ci siano operatori senza scrupoli che propongano contratti vessatori. Occorre aprire uno sportello informativo coinvolgendo le associazioni della proprietà.
Interventi immediati a sostegno di famiglie e imprese
Non sono possibili interventi generalizzati e permanenti di integrazione e sostegno per ridurre l’onere del costo energetico, le risorse finanziarie sono limitate e in ogni caso potrebbero avere l’effetto di mantenere stabile la domanda vanificando gli interventi di contenimento dei consumi.
Occorrono interventi temporalmente definiti e certi nella scadenza, ma con benefici ancorati ai consumi storici.
Gli interventi a sostegno dovranno essere decrescenti all’aumentare dello scostamento di una percentuale dei consumi storici individuali, per esempio di quelli dell’ultimo anno. Vanno quindi individuate delle classi di consumo non generali, ma specifiche per ogni soggetto e attività economica a cui è fornito il gas, il teleriscaldamento o l’energia elettrica. Va premiato, mediante il sostegno, chi riduce i consumi rispetto a quelli dell’anno precedente. Facciamo un esempio, se il soggetto A ha consumato lo scorso anno 1.000 mc di gas (l’esempio vale anche per l’energia elettrica) e l’obbiettivo è di ridurre del 20% il consumo, si potrebbe integrare il maggior costo sostenuto sino ai primi 800 mc consumati lasciando a prezzo pieno i successivi 200 e addirittura aumentare il costo degli ulteriori consumi.
Riduzione dei consumi mediante sistemi di VMC
La installazione di apparecchiature di ricambio meccanico dell’aria (ventilazione meccanica controllata) nelle scuole, negli uffici, nelle abitazioni e nei locali pubblici avrebbe effetti sicuramente positivi e andrebbe finanziata con agevolazioni fiscali significative e pagamento rateale dei costi.
L’installazione di sistemi ventilazione meccanica controllata avrebbe come effetto diretto la riduzione dei consumi in quanto lo scambio tra l’aria estratta e quella immessa non determinerebbe significative variazioni della temperatura interna, grazie al sistema di recupero della temperatura. Si avrebbe inoltre una riduzione dei possibili contagi alle vie respiratorie e ne risulterebbe migliorata la qualità dell’aria.
Rateizzazione lunga dei maggiori costi energetici
Le imprese fornitrici dei servizi energetici, quali le multiutility, dovrebbero consentire per il periodo compreso tra il 1 gennaio 2022 e il 31/12/2023, che è il periodo transitorio di maggiore crisi, una dilazione generalizzata di 5 anni nel pagamento delle forniture energetiche ad un tasso di interesse non superiore all’ 0,5% per la parte eccedente quella del mercato pre crisi.
Condominio e solidarietà
L’Italia è uno dei paesi dell’Unione Europea con un maggior tasso di abitanti in condominio.
Gli edifici condominiali in Italia sono circa un milione e duecentomila, ci vivono 14 milioni di famiglie pari al 60% della popolazione. Molti condomìni, circa il 70%, sono serviti da impianti centralizzati di riscaldamento (includendo anche il teleriscaldamento).
Se è vero che dopo la riforma del condominio la solidarietà generalizzata si è trasformata in sussidiaria è pur vero che i creditori (nel nostro caso i fornitori di energia elettrica o riscaldamento) hanno la possibilità di pignorare i conti correnti del condominio e/o sospendere le forniture nel caso di morosità.
Se alcuni condòmini non pagano la quota da loro dovuta, tale importo, non entrando nelle casse del condominio, non potrà essere versato al fornitore. Se gli altri condòmini non si fanno carico di anticipare quanto dovuto dai morosi, l’intero stabile verrà privato immediatamente della erogazione di energia elettrica, riscaldamento e acqua. Inoltre il fornitore insoddisfatto agirà in via ingiuntiva e con il pignoramento del conto corrente condominiale e delle rate future che i
condòmini dovranno versare. Pertanto in caso di morosità cesserà la fornitura, per le parti comuni, di energia elettrica, acqua e riscaldamento.
Si paralizzerà inoltre la capacità di spesa generale del condominio con conseguenze sugli altri servizi quali pulizie, manutenzioni, ascensori, assicurazione, dipendenti ecc.
Ogni condomino, per i servizi divisibili, deve essere responsabile individualmente; non è moralmente e giuridicamente ammissibile una socializzazione delle obbligazioni scaturenti da servizi primari ponendola a carico dei condòmini virtuosi.
Conclusione finale
Occorre intervenire urgentemente attraverso il coinvolgimento delle multiutility partecipate spingendole sia alla rateizzazione lunga dei costi, senza interesse per la parte di costo eccedente quello storico della fornitura dell’anno precedente. Occorre inoltre imporre loro la rinuncia ad azioni di sospensione dei servizi nei confronti dei condòmini in regola con i pagamenti della loro quota individuale. Va escluso in ogni caso il pignoramento del conto corrente condominiale. E’ necessario intervenire urgentemente, l’inverno è in arrivo e il riscaldamento e la fornitura di acqua calda sono beni indispensabili e primari.
Diversamente, se si resta inerti, sono possibili tensioni sociali che sarà difficile governare.
La nostra associazione è disponibile ad un confronto serio e costruttivo.
Distinti Saluti
Vincenzo Vecchio Presidente Nazionale Appc
Mario Fiamigi Segretario Nazionale Appc
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